No products
Personnel:
Ari Hoenig (d), Tivon Pennicott (ts), Gilad Hekselman (g), Tigran Hamasyan, Shai Maestro, Eden Ladin (p), Orlando Le Fleming (b)
Reference: FSNT-550
Bar code: 8427328435505
Dischi del Mese
"L’incipit del disco – Boplicity, manifesto di «Birth Of The Cool» firmato dalla premiata coppia Miles Davis e Gil Evans – è il biglietto da visita del nuovo cd del batterista Ari Hoenig. E agli appassionati di età non più verde fa tornare in mente le imprese della Electric Bebop Band di Paul Motian. Stilizzazione e leggerezza, repentini cambi di ritmo e solo note necessarie rendono la rilettura di questo capolavoro un gioiellino. Merito – oltre che del leader – del suo trio base, composto dal chitarrista Hekselman e dal bassista le Fleming, cui ogni tanto si aggiungono un pianoforte o un sax tenore. L’ottavo capitolo da leader del musicista di Filadelfia è, fin dal titolo, un atto d’amore nei confronti di New York (dove lui si è stabilito ormai da tempo) e dell’ambiente musicale della metropoli americana. «NY Standards» è infatti dedicato agli evergreens del jazz moderno, temi verso i quali l’artista sente un’affinità elettiva. Basti ascoltare la ripresa del classico di Benny Golson Stablemates o godersi il modo allusivo e obliquo in cui Hoenig rilegge Someday My Prince Will Come. Batterista melodista, capace di «inventare» il tempo più che di tenerlo, il leader dà il meglio nella cover di Bessie’s Blues di John Coltrane, unico registrato nel 2010 tra i sette brani in scaletta. Non è un caso: perché qui accanto a lui c’è pure il pianista Tigran Hamasyan, suo amico e compagno di avventure. E l’assolo impetuoso e ricco di pathos del tastierista di origine armena evoca il Jarrett degli anni giovanili."
Alessandro Manitto (17/09/2018)
https://www.musicajazz.it/ari-hoenig-ny-standard
___________________________________________________________________________________________
"For his album NY Standard, Ari Hoenig pays tribute to the movement and tradition of playing jazz standards in New York City. Once you learn a song there are so many different directions and conversations you can have using that song as a starting point. It’s kind of like a private conversation you can have with other people who know the song. If you don’t know the song however there will be a lot you will miss.
New York city has brought together people from all over the world. People that would normally never have the chance to even meet but can speak to each other on a deep level using jazz standards as the basis for the conversation.
In addition to his work a bandleader, Hoenig is one of the most sought-after sidemen of his generation. He has appeared on over a hundred recordings and worked with a diverse spectrum of artists, including guitarists Mike Stern, Pat Martino, Wayne Krantz and Kurt Rosenwinkel, saxophonists Joshua Redman and Chris Potter, harpist Edmar Castaneda, bassist / vocalist Richard Bona and many more. He’s developed deep musical relationships with pianists representing three generations of boundless jazz creativity: Billy Childs, Kenny Werner, Jean-Michel Pilc and Monk competition winner, Tigran Hamasyan."
http://republicofjazz.blogspot.com